Giornalista, autore di libri, esperto di comunicazione, curatore di eventi di successo, abbiamo intervistato Ciro Cacciola, in arte Cl-audio Cerchietto, chiedendogli qualcosa di più sull’organizzazione degli eventi.
1. Qual è il tuo evento del “cuore”?
Difficile rispondere a questa domanda. Si lavora così intensamente e così in prima persona che tutti ti restano un po’ nel cuore, anche quelli meno fortunati, magari, ma nei quali avevi creduto e comunque ci avevi messo dentro l’anima. Se proprio devo sceglierne uno, allora faccio riferimento a “Festa”, un evento realizzato nei cortili monumentali del Museo di Capodimonte a Napoli, che ha coinvolto circa diecimila persone ed ha rivoluzionato un po’ il concetto di “fare cultura” senza scinderlo dalla possibilità di creare intrattenimento e fare impresa attraverso l’uso dei beni culturali.
2. Quali sono i fattori del successo di un evento?
Senz’altro la novità dell’idea, la sua unicità, la trasversalità, anche del target. Il giusto rapporto tra l’esperienza percepita e il costo a persona. L’esclusività e la bellezza del luogo. La musica.
3. Quanto tempo dedichi alla pianificazione e promozione dell’evento?
Da uno a sei mesi. Dipende dal tipo di evento, ovviamente.
4. Come raggiungi il tuo pubblico?
Ho una mia mailing list personale, ma a questa vanno aggiunti un buon ufficio stampa, un’adeguata attività sui social e un po’ di vecchio e sano passaparola, oggi sempre più in voga, visto come siamo bersagliati di informazioni.
5. Durante l’evento c’è un momento in cui ti rendi conto che è riuscito?
Certo, mi basta guardare le facce della gente. Il numero dei presenti non basta, è necessario avere un alto indice di gradimento.
6. Quali sono le cose che non si devono mai sottovalutare nell’organizzazione di un evento?
Non si può trascurare nulla. Cercare di prevedere anche l’imprevedibile come i rischi “esterni”.
7. Qual è l’evento che ti piacerebbe tantissimo organizzare?
La notte dei Grammy Awards
Ci puoi giurare!
In bocca al lupo da Metooo!