Conosciamo tutti la teoria del Big Bang, molti di noi sono fan della serie tv che ne porta il nome, ma vi è già capitato di vedere paragonati la più celebre esplosione al mondo a un evento?
Lo ha fatto Kevin Miller del Frost Miller Group, secondo il quale ogni tipologia di evento inizia con uno svolgimento lento, ma si gonfia rapidamente con una enorme quantità di contenuti e dopo poco tempo che l’esplosione (e quindi la condivisione) di questi contenuti è avvenuta, si trasforma in una stella nera ed entra nel dimenticatoio. Curioso no?
Per far in modo che i contenuti arrivino al pubblico nel giusto modo ottenendo il massimo ROI e non vadano dispersi, bisogna considerare l’importanza di una content marketing strategy adeguata e capire come possono rivelarsi fondamentali per i diversi obiettivi anche diversi tipi di contenuti.
L’infografica del Frost Miller Group è davvero utile in questo senso.
La creazione dei contenuti avviene principalmente durante l’evento e ha una scia di viralità che continua per alcuni giorni. Durante questi giorni che seguono l’evento, presentazioni, sessioni plenarie, mostre, concerti e conferenze stampa generano una serie di output come ad esempio report, post sui social media, foto, video, approfondimenti che sono poi condivisi su diversi canali.
I contenuti possono essere condivisi in tempo reale su Facebook o Twitter oppure in un secondo momento attraverso gallerie di foto su Flickr o magari veri e propri blog post. Se l’evento è stato particolarmente interessante potrebbe seguirvi addirittura un ebook dedicato all’approfondimento di un argomento dell’incontro o magari con la raccolta delle interviste dei partecipanti.
Quali saranno i vantaggi a lungo termine dell’aver condivisi del materiale relativo all’evento già passato ?
1. Lo abbiamo sperimentato tutti durante gli anni all’Università: partecipare a una conferenza o a un workshop senza avere dei materiali da conservare bloccava a un certo punto il nostro processo di apprendimento; senza materiali da consultare è difficile potere andare in profondità di un argomento. Ebook, articoli, presentazioni su SlideShare favoriscono la creazione di un database a cui riferirsi in caso di curiosità.
2. Le foto e i video incuriosiscono i futuri partecipanti: se scopro attraverso internet che un concerto è stato particolarmente emozionante, farò in modo da essere tra il pubblico la prossima volta che la band si esibirà.
3. Creare un’infografica a proposito di alcune metriche relative all’evento (comportamento dei partecipanti, tipo di device utilizzati…) favorirà la SEO del mio sito di riferimento e attrarrà nuovi possibili partecipanti.
4. Se degli influencer dovessero parlare dell’evento online ciò aumenterà il ROI del prossimo evento e attirerà l’attenzione sui social media.
5. I post sui blog e siti di settore aumenteranno l’autority del tuo evento.
Vi lascio con l’infografica originale, che ne pensate?