Il buzz corre veloce online e vi sarà capitato di assistere nei commenti allo status su Facebook di qualche amico a una compravendita di inviti per il nuovo social network :Ello. Una moda passeggera? Come mai tutti desiderano fare parte di questo club esclusivo accessibile solo tramite invito? (ricordate che anche Gmail era a invito anni fa?).
Ello è un social network ads-free, molto stiloso, che si è imposto sulla scena digital negli ultime settimane e che, come molti servizi digitali, nasce per colmare un bisogno: quello giocoso di fingersi qualcun altro sul web (quando non arriva a toccare punte di illegalità) e avere nomignoli e nickname invece del proprio nome e cognome.
Facebook è intervenuto sui profili di alcune Drag Queen e musicisti chiudendo gli account di chi non è voluto passare dal nickname al nome reale, questo ha provocato una vera e propria insurrezione nella community LBGT, ma anche tra gli artisti che utilizzavano Facebook quasi come una declinazione dei loro portfolio personali.
Ello è un mix tra Tumblr per le grafiche e il minimalismo, Facebook per il mix di contenuti, Myspace per la creatività… un po’ di tutti i social network in un unico social acclamato soprattutto dai designer che ne adorano lo stile essenziale.
Ai miei occhi Ello prima ancora che un social network è un esperimento sociale e artistico: date uno sguardo a profili come quello di Tom di Myspace o Mark di Facebook, un concentrato di cultura pop e digital.
Il modello di business è Freemium (ci saranno alcune funzioni aggiuntive) e i dati degli utenti non saranno condivisi ai fini pubblicitari, non male potersi rilassare un po’ a proposito della propria privacy, no?
Ello ha raccolto 435K dollari da Fresh Tracks Capital, ma i founder affermano però di essere liberi da qualsiasi tipo di compromesso economic0.
Se siete curiosi leggete il Manifesto, che ne pensate?