Antonio Savarese è un giornalista free-lance che si occupa di innovazione e nuove tecnologie. Ha una rubrica su Che Futuro! ed è segretario del Comitato Tecnico Scientifico di Technologybiz. Lo abbiamo intervistato per chiedergli qualche informazione in più su NaStartup, un evento periodico a cui ha dato vita insieme ad Antonio Prigiobbo, creatore della community Vulcanicamente con la collaborazione di Massimo Morgante, CEO di Volumeet.
1. Con l’associazione NaStartup avete smosso le acque del mondo start-up napoletano, da cosa è nata l’idea?
Non siamo un’associazione per ora siamo solo una “community” anche se già esserlo diventato in così poco tempo è un grande successo, infatti a Napoli spesso è difficile fare squadra e lavorare per un obiettivo comune. La nostra iniziativa NaStartUp è l’evento napoletano per sviluppare networking per l’ecosistema delle start-up ideato e promosso da me con Antonio Prigiobbo e Massimo Morgante. L’evento è un vero e proprio incubatore/acceleratore dal basso per le start-up che si incontrano ogni mese per scambiare idee e progetti, sviluppare rapporti commerciali o trovare investitori.
Un po’ di numeri: oltre 500 partecipanti alla community, operatori provenienti da 5 regioni italiane, 50 le proposte di pitch, oltre 2000 i contatti (solo in digitale) ricevuti dalle Start-up selezionate nei 2 eventi scorsi. Tutte le start-up selezionate hanno sviluppato rapporti commerciali e 2 di queste sono in chiusura di finanziamenti privati (seed e venture).
La nostra iniziativa è rivolta a chi vuole avviare una start-up, a chi deve far crescere la sua start-up, a chi è interessato a nuove forme d’investimento, a chi si è stancato del suo lavoro e vuole crearne uno nuovo, a chi vuole semplicemente capire il fenomeno e questa economia e a chi è semplicemente curioso, della serie “non si può mai sapere“.
Per ogni incontro preselezioniamo tra le tante candidature le idee di impresa innovative che verranno presentate alla community. Il prossimo evento ci sarà il 4 giugno (ndr. l’appuntamento è mensile) fatevi avanti proponendo il vostro pitch.
2. Noi di metooo ti conosciamo bene, ma per chi non ti conosce puoi descriverci il tuo background?
Mi occupo di innovazione e tecnologia da più di dieci anni sia come appassionato sia come lavoro, scrivendone su alcune delle principali testate specializzate. Mi piace soprattutto fare interviste in cui dare la parola ai protagonisti dell’innovazione. Sono molto curioso e quindi mi diverto a cercare storie particolari da portare alla luce e da poter raccontare a tutti voi.
Dal punto di vista dell’educazione possiamo dire che sono un ingegnere gestionale con esperienza anche come IT Project Manager.
3. Quali sono i lati positivi del networking e ce ne sono di negativi?
La cosa più bella è che puoi scoprire di non essere solo, che c’è qualcuno con cui condividere i tuoi successi e perché no anche i tuoi problemi. Io ho sempre vissuto la mia vita così e non saprei fare altrimenti, anche i miei primi passi come giornalista infatti sono stati su Linkedin dove grazie alla Rete ed a i contatti mi procuravo nuovi contatti da poter intervistare. Per quanto riguarda i lati negativi non ne vedo se non quello noto di non eccedere ovvero bisogna anche lavorare ogni tanto… Quando sono stato in Silicon Valley ho visitato molte start-up e ho capito che lì il networking è un’attività istituzionale che il CEO fa abitualmente e con grande professionalità; c’è un evento ci vado, uno slot temporale preciso e con obiettivi fissati, trovare un VC o magari rilasciare una dichiarazione alla stampa. Quindi va bene il networking ma deve essere sano e non fatto solo per bere.
4. Conosci start-up che sono nate non nella solita San Francisco/Tel Aviv e hanno conquistato il mondo?
Beh…ci sono molte start-up di successo che non sono nate né in Silicon Valley né a Tel Aviv. Ci sono ambienti fertili anche in Europa ad esempio a Londra, Berlino, Amsterdam. Potrei citare ad esempio Rovio che in Finlandia ha creato Angry Birds.
5. Domanda di rito: hai mai usato Metooo? Cosa ne pensi?
Conosco Metooo fin dalla sua nascita e ne ho seguito con curiosità la storia e i primi successi, mi è piaciuto subito il look&feel mentre ad essere sincero ero un po’ scettico sull’idea in quanto la trovavo molto simile ai noti competitor come Eventbrite, ma il vostro successo dimostra che mi sono sbagliato e che c’è sempre spazio per una nuova idea sul mercato.
grazie mille ad Antonio! Pensate di proporre la vostra candidatura in uno dei prossimi eventi?