La storia dell’Expo inizia a metà Ottocento. Le Grandi Esposizioni Universali nascevano dall’esigenza di mettere in scena i risultati raggiunti dal progresso scientifico e tecnico. La prima Esposizione Universale, la mitica Great Exhibition of the Works of Industry of all Nations, venne inaugurata a Londra nel 1851 (anche allora era il 1° Maggio).
Nasce per iniziativa del Principe Alberto e di Henry Cole: due tipi lungimiranti che credevano nel legame tra arte e industria come soluzione ai problemi di ordine sociale derivanti dalla concentrazione urbana della popolazione proveniente dalle campagne.
La location venne scelta con estrema cura, come accadrà anche nella edizioni successive. In questo caso l’edificio vincitore fu il Crystal Palace. Secondo il gusto dell’epoca venne selezionata una struttura in metallo e vetro, un enorme preziosa serra dalla funzione spettacolare.
In sintonia con l’idea di progresso dell’Esposizione stessa, l’edificio riproduceva una perfetta corrispondenza tra contenuto e contenitore. Un po’ di numeri:
- 6.391.950 visitatori
- 6 mesi di durata dell’evento
- 520.000 sterline di ricavi che consentirono di far partire i lavori per il Victoria & Albert Museum
- 34 Esposizioni Universali riconosciute dal Bie, l’Organismo Internazionale che sovrintende a tutte le manifestazioni dell’ Expo
Curiosità:
- Nel mondo le città che hanno ospitato l’evento più volte nelle edizioni successive sono Parigi e Londra (rispettivamente 7 e 4)
- Due volte e mezzo in Italia: Milano nel 1906 e Torino nel 1911. L’Expo di Roma, previsto nel 1942, venne annullato per l’avvio della II° Guerra Mondiale
Innovazioni presentate:
- Il Caucciù per fabbricare la gomma durante l’edizione londinese del 1862
- Il Ketchup durante la prima statunitense a Philadelphia, nel 1876
- Nel 1893 a Chicago furono presentate la cerniera, il primo tapis roulant e anche il rullino per la macchina fotografica inventato dalla Kodak
- Nel 1900, sempre a Parigi, il Cinematografo dei fratelli Lumière
- 1937: la Guernica di Picasso
Monumenti costruiti:
- La Torre Eiffel e la Gare d’Orsay a Parigi
- L’Atomium a Bruxelles
L’Expo: il primo Grande Evento
Le Grandi Esposizioni sono l’atto di nascita della società dei consumi. Il focus è sullo spettacolo della merce e sulle forme estetiche che emergono dalle produzioni in serie. Lo spettatore si trova calato per la prima volta in una narrazione all’interno di un “recinto simbolico”, creato per delimitare lo “spazio-tempo” del lavoro da quello del divertimento. Si introduce il pagamento di un biglietto, il cui acquisto sottolinea l’affermazione di un volontario desiderio di consumo e di loisir. E che cos’è il loisir?
Il loisir è un concetto che si afferma con l’avvento della società industriale e con i fenomeni socio- economici e demografici che favoriscono l’incremento del “tempo liberato”.
In pratica il lavoro industrializzato porta a una maggiore produzione e a un risparmio di ore lavorative da parte degli individui, che finalmente possono dedicarsi ad altro e spassarsela. Bisognava inventarsi qualcosa per intrattenerli. Le Grandi Esposizioni portano con se una vasta gamma di eventi correlati. Inoltre diventano il pretesto per la ricostruzione di ambienti e periodi storici o luoghi esotici: il Tempio Greco, la Casa Romana, Il Palazzo Rinascimentale, ma anche i villaggi africani, il Palazzo Egizio, la Moschea turca, la Pagoda. Diventano quindi occasioni per catapultarsi in salti storico-geografici: percepire il tempo del mondo e proiettarsi verso il futuro, grazie ai progressi della scienza e della tecnica presentati sotto forma di meraviglia e di divertimento.
L’Expo: l’Evento di Tutti.
Da allora la fruizione di eventi culturali non è più appannaggio esclusivo di alcune élites socio-culturali, ma dei grandi numeri della società di massa. Gli eventi non sono più il tempo della “festa” e dell’interruzione della quotidianità, ma entrano nel continuum della vita quotidiana.
Questo breve percorso attraverso la storia delle Grandi Esposizioni si conclude qui, all’apertura della trentacinquesima edizione di Milano.
Si tratterà il tema dell’alimentazione e il diritto ad un’alimentazione sana e sufficiente. 145 i padiglioni che esporranno il tema in chiave sostenibile e ci faranno avvicinare alle loro specialità alimentari e culturali.
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